Diario del Ten Mauro Pietro

Alle ore 22 il nemico allungò il tiro di artiglieria al di sopra del settore del 187° rgt. e concentrò un poderoso attacco contro il fronte mandando due battaglioni del R. Grumoward ed una compagnia autoblindo contro la sola 12^ cp. Paracad.; mentre la 10^ cp. veniva investita da reparti degaullisti e la 11^ comandata dal Cap. Ruspoli (fratello del T.Col.)il Royal West Treint Rgt, ed un battaglione del IV Hussered.
Le posizioni del II btg. com. dal Magg. Zaninovich venivano impegnati dal Qeen Royal Ry.
La lotta durò aspra per tutta la notte ed a seguito delle perdite, venivano spostati in avanti i reparti del IX btg., al comando del Ten. Chiappa, giacenti in retroguardia alle posizioni del II e IV btg..
Nella notte stessa il nemico fece un tentativo di sfondamento nel settore del V btg. offrendo la resa data la evidente superiorità di uomini e mezzi ma fu respinto.
La giornata quindi del 25 ott. Fu sanguinosa per noi ed i,nemico, ma nessuna posizione era stata intaccata.
Nella notte del 26 arrivarono in linea, provenienti da Al Dabà, trenta autocarri leggeri ed autobotti, cariche di viveri, munizioni e acqua. Il nemico era rimasto sgomento per l’inaspettata resistenza incontrata sul fronte della Folgore, che era stato saggiato punto per punto con forze enormemente superiori. Il comandante della brigata corazzata fu sostituito, e forze corazzate nemiche furono spostate più a Nord dello schieramento italo-tedesco, mentre l’azione intrapresa contro la Folgore veniva alleggerita
L’alba del 26 ottobre aveva visto cadere valorosamente il Capitano Ruspoli della 11^ Cp. Nel tentativo di riconquistare alcuni centri perduti nel corso della battaglia, ed il Ten. Gallo accorrere per sostituirlo e riorganizzare i superstiti che furono sistemati a difesa su una posizione più arretrata, contro la quale inutilmente si infranse l’urto nemico.
Le posizioni invece del 2° btg. e della XII e X cp. il cui comandante Ten. Simone era caduto in combattimento avevano tenuto testa all’attacco.
I resti del IX e IV btg. (Cap. Valletti più volte ferito) che erano stati nella notte decimati furono riorganizzati e sistemati su una linea difensiva, contro la quale la furia del nemico scatenatasi negli ultimi tentativi non ebbe più ragione.
Le battaglie succedutesi nel corso del 25 e 26 ott. avevano aperto vuoti paurosi fra le nostre fila, fra cui è da ricordare la morte del Cap. Loffredo com.te cp. Minatori e del Dott. Ghienone, schiacciati da un carro armato. Anche il nemico aveva subito perdite gravi consistenti in 50 o 70 carri armati distrutti, 300 caduti, 264 prigionieri.