Passato e futuro

“La Logistica è come il sale nel mare: non si vede ma se ne avverte acutissimo il sapore”
. . . è una frase che mi piaceva ripetere spesso in occasione di briefing quando comandavo il 6° Reggimento di Manovra. (In IRAQ , da Comandante del Gruppo Supporto di Aderenza, mi fu dedicata una simpatica vignetta per questo.

 

IL 6° REGGIMENTO CON LA SUA BANDIERA (SEMPRE LA STESSA) CON IL SUO MOTTO (DIAM L’ALI ALLA VITTORIA) CON LE SUE TRADIZIONI (MAI MUTATE) E LA SUA MAGNIFICA STORIA E’ NUOVAMENTE ALLE DIPENDENZE DELLA GLORIOSA BRIGATA PARACADUTISTI “FOLGORE”.
Il 12 dicembre 2013, l’allora Comandante del Reggimento Logistico della Brigata “FOLGORE” Col LO GIUDICE, per celebrare l’evento, promosse una rimpatriata di tutti gli Ufficiali e Sottufficiali dell’ex Battaglione Logistico.

L’invito recitava: IL PASSATO E’ IL FUTURO !
AFFERMAZIONE IN CONTRO-TENDENZA CON QUANTO DA PIU’ PARTI VIENE RIPETUTO: NON BISOGNA GUARDARE AL PASSATO MA AL FUTURO MA E’ CERTO CHE …IL NOSTRO FUTURO E’ INNEGABILMENTE DETERMINATO DAL NOSTRO PASSATO
Quale ex Comandante fui dunque invitato e mi fu concessa la possibilità di fare una breve allocuzione (dopo quella del Comandante) ed in quell’occasione ringraziai tutti gli Ufficiali, i Sottufficiali, i Volontari ed il Personale Civile (in molti ancora presenti) che avevano fatto la STORIA di quel Reparto, UNA GRANDE STORIA, UNA STORIA ENTUSIASMANTE !
Successivamente il Col IONATA, il 13 settembre 2016, in occasione del terzo anniversario del rientro del Reggimento Logistico nei ranghi della Brigata Par “FOLGORE”, promosse una cerimonia alla quale mi invitò come “padrino” e chiese una mia allocuzione.
ECCOLA
Brig.Gen (ris) Ferdinando Guarnieri

 

 

Allocuzione del 13 settembre 2016

Chi vi parla, per scelta del vostro Comandante, ha assolto per 11 anni, funzioni di comando presso questo Reparto (5 anni quale comandante di compagnia e ben 6 anni tra comando di Btg prima e di reggimento poi).
Un doveroso iniziale ringraziamento quindi al Comandante del Rgt che ha voluto che fossi io il padrino di questa cerimonia.
Credo proprio che sia l’ultima volta che mi viene concesso il privilegio e l’onore di parlare a voi, donne e uomini del Reggimento.
Un ringraziamento anche a tutti gli ex, presenti ed assenti (per motivi personali o di servizio) ed a tutti quelli che c’erano e ci sono ancora.
Mi riferisco agli Ufficiali, ai Sottufficiali, ai Volontari ed al personale civile che hanno fatto la storia di questo Reparto… (una grande storia, una storia entusiasmante).

Paracadutisti e personale civile del Reggimento ho lasciato il comando del Reggimento a settembre del 2004 (dodici anni or sono) e credetemi ho qui lasciato il cuore! Una parte di me e’ ancora con voi!
Andando via, lasciai in dono al Reggimento il nostro stemma con la scritta: “amor mi mosse che mi fa parlare”.
Parole che Dante, nella Divina Commedia fa dire a Beatrice per convincere Virgilio perche’ gli facesse da guida nel suo viaggio.
“Amor mi mosse che mi fa parlare”: a rileggere questi versi si apprezza quanto sia bello comunicare con “parole”, con altre persone esprimendo possibilmente con garbo ed incisivita’ il proprio pensiero.
Ritengo che l’uso delle parole dette al momento giusto, risveglino da quel torpore che il mondo delle chat e degli sms sta invece privilegiando.
Senza parlare dei social network nei quali molti si scoprono analisti politici o redattori di diari giornalieri personalissimi con notizie che non interessano a nessuno ma che vengono tuttavia condivise.

In questa mia breve allocuzione voglio allora parteciparvi qualche “memoria storica” inedita, che riguarda la “storia” del Btg e del Rgt e poi saro’ costretto inevitabilmente a ripetere quanto gia’ detto in una manifestazione analoga.

Una notizia che si perde nella notte dei tempi: fu un oscuro capitano del Btg L che nel 1983 disegno’ le mostrine che attualmente indossate poi approvate dallo SME (alla costituzione del Btg L. le mostrine dei militari erano quelle dei fanti paracadutisti e solo alcuni U e SU avevano inserito sulle mostrine della motorizzazione il paracadute alato); quello stesso capitano nel 1994 scrisse i versi di una canzone dei paracadutisti: “Parapreghiera”, presentata al festival delle canzoni dei paracadutisti voluto fortemente dal Gen Loi.

La canzone musicata dal maestro Preziosi M.  si classifico’ 2° su 30 finaliste.

Il Btg. L. “Folgore”, viene costituito, come ricordato dal vostro Comandante il 12 ottobre 1975; il 23 ottobre 1976, in occasione del 34° anniversario della Battaglia di El Alamein, viene concessa la Bandiera di Guerra al Btg L.
Sono quindi 40 anni che la stessa Bandiera, custodita nell’ufficio del comandante, segue il reparto ed e’ stata decorata tre volte:
– con la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito per l’Operazione Ibis in Somalia;
– con la Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito per l’Operazione Joint Endevour in Bosnia;
– con la Medaglia di Bronzo al Merito dell’Esercito per l’Operazione Antica Babilonia 1 in Iraq.
Tali riconoscimenti sono stati resi possibili grazie alla professionalita’, impegno, dedizione ed abnegazione dei magnifici uomini (allora non vi erano le donne) che facevano parte del Bataglione  Logistico prima e del Reggimento dopo; senza di loro nulla sarebbe stato possibile!

Nel 1985 fu celebrato nella Caserma Artale il decennale del Btg L  con l’emissione di cartoline ricordo e medaglie commemorative;
Nel 1995 fu celebrato nella Caserma Bechi Luserna il ventennale del Btg.
La celebrazione del ventennale fu l’occasione per far conoscere il Btg. L. alle  Autorità ed ai pisani (che conoscevano solo la Scuola Militare di Paracadutismo).
Durante la cerimonia sfilarono tutti i mezzi del Btg, furono smontati e rimontati il motore ed il cambio di una campagnola Fiat AR-76 in un minuto e dieci secondi, mentre in due minuti e quindici secondi furono montate alcune tende. La cerimonia fu commentata dalla stampa locale con pagine intere e ripresa con un filmato ora disponibile su YOUTUBE. Anche per il ventennale furono emesse cartoline ricordo e realizzate medaglie commemorative .
La storia del Btg dal 1975 al 1997, e’ stata poi riepilogata in un libro dedicato a chi la storia l’aveva resa possibile. Ne furono stampate 1000 copie.

Quel  libro meriterebbe di essere nuovamente diffuso tra i “giovani” ed i “nuovi” ed occorrerebbe aggiornarlo fino al 2001!  Allora non era facile creare un sito web specifico del Btg L. L’avrei fatto se fosse stato possibile!

Il Battaglione fu poi elevato al rango di Reggimento il 1 settembre del 2001, acquisi’ il Reparto di Sanità di Novara e fu posto alle dipendenze di una nuova Brigata: la Brigata Logistica di Proiezione di Treviso.

Anche in questo caso un po’ di memorie storiche (alcune non note) non guastano:
Nel 2001 a Roma appresi che mi avrebbero promosso Colonnello e che avrei comandato un Reggimento Logistico inquadrato nella Brigata Paracadutisti “Folgore”” (per trasformazione del Btg L); il rientro fu entusiasmante: fluttuavo nell’aria, non camminavo!
Nel giro di qualche mese mutarono le direttive: il Reggimento sarebbe stato si costituito ma posto alle dipendenze della Brigata Logistica di Proiezione di stanza a Treviso, conservando la propria identita’ (par fuori corpo).
Alla vigilia dell’assunzione del comando, la notizia che mai avrei voluto ricevere: il Reggimento non sarebbe piu’ stato paracadutista e la maggior parte di Ufficiali, Sottufficiali e Volontari paracadutisti sarebbero stati trasferiti alla Folgore (il Reggimento avrebbe ricevuto personale, non paracadutista, dal disciolto 26° Gruppo Squadroni ALE ” Giove” di Pisa, dalla disciolta Compagnia Genio  di Lucca e direttamente dallo SME, con specifici trasferimenti).
Cosi’ avvenne e nel giro di qualche mese persi l’80% di Ufficiali, Sottufficiali e Volontari paracadutisti.
Mi duole ricordare che l’allora Comandante della Brigata mi richiamò per non aver effettuato il cambio del basco (da amaranto a nero) contestualmente al cambio di comando tra Btg e Rgt: avrei rischiato un ammutinamento se avessi costretto gli Ufficiali ed i Sottufficiali paracadutisti ancora presenti al Rgt in attesa di trasferimento alla Folgore, a togliere il loro basco amaranto.
Fui felice quindi di essere stato designato quale 1° Comandante del 6° Reggimento di Manovra il 01 set 2001 (ero gia’ stato l’ottavo Comandante del Btg) ma mi turbo’ non poco apprendere che avrei “perso” come gli altri,  il mio amato basco amaranto. Fui ancora piu’ turbato quando appresi che avrei perso anche tantissimi U, SU E Volontari brevettati (assorbiti da tutti i reparti della Brigata) ed avrei “acquisito” i Volontari non brevettati della stessa B. Par (alcuni con “corposi” precedenti disciplinari /penali).
I trasferimenti furono resi operativi dopo qualche mese.
Furono momenti tristi! Ho visto piangere ed ho pianto !
Custodisco ancora la lettera di dimissioni che avevo preparato in un momento di sconforto.
Era difficile perfino la sopravvivenza ma la vita doveva continuare .
Il Reggimento comincio’ tuttavia a crescere, a riorganizzarsi, a maturare. Fu durissimo ma grazie anche a nuovi afflussi di U, SU e. Volontari e grazie al fatto che eravamo riusciti a conservare la stessa Bandiera, lo stesso Stemma, lo stesso motto e la stessa mentalita’, riuscimmo a “formare” con incredibili ed inenarrabili sforzi e grazie a pochi ma ottimi Ufficiali, Sottufficiali e Volontari rimasti, un gruppo coeso ed affidabile.
Da subito, nonostante tutto, il Rgt fu chiamato ad operare per aliquote in due esercitazioni in Polonia (Draswo 2002 e 2003), al presidio di obiettivi sensibili per l’Operazione Domino a Piombino e Grosseto (2001-2002), e con il Reparto di Sanità di Novara (allora alle dipendenze del 6° Rgt), all’Operazione Isaf a Kabul in Afghanistan (2001-2002), all’Operazione Joint Guardian in Albania (2002), all’Operazione Joint Forge in Bosnia (2002-2003), all’Operazione Nibbio a Baghram in Afghanistan (2003).
Dopo due anni il Reggimento fu in grado di partecipare nella sua interezza alle missioni fuori area ed a competere con gli altri reggimenti logistici (se non a sovrastarli) : era il migliore !
Infatti l’allora Comandante della Brigata Logistica di Proiezione scelse il 6° Rgt di Manovra per la nuova, difficile ed impegnativa missione “Antica Babilonia 1” (ahime’ alle dipendenze della B. Garibaldi). In sostanza il 6° Rgt, compreso il Reparto di Sanità, con aliquote del 6° Rgt Trasporti di Budrio, del Reparto Mezzi Mobili Campali di Maddaloni, dell’Ospedale “Celio” di Roma e della Croce Rossa Italiana, diede vita da giugno ad ottobre 2003, alla Task Force “El Alamein” Gruppo Supporto di Aderenza, garantendo l’avvicendamento delle aliquote fino a marzo 2004.
Per tale ultima missione la Bandiera del 6° Rgt e’ stata decorata di Medaglia di Bronzo al Merito dell’ Esercito.

E quanto riepilogato, in soli . . . tre anni!
Siate fieri di quanto ha fatto il Battaglione prima ed il Reggimento poi !
Un suggerimento: su internet e’ possibile leggere le motivazioni delle decorazioni alla vostra/nostra Bandiera.

Leggetele! È la descrizione precisa e puntuale del lavoro garantito da alcuni di voi e da quelli che vi hanno preceduto (ora congedati o presso altri reparti)!
Mi piace infine ricordare che dopo qualche mese che comandavo il Rgt, resomi conto che era stata una follia eliminare il necessario Sostegno Logistico di Aderenza alle Brigate e fornirglielo solo fuori area con il Gruppo Supporto di Aderenza, prospettai verbalmente e per iscritto alle superiori autorita’ la necessita’ di far rientrare i reggimenti logistici alle dipendenze delle brigate. Mi fu risposto: indietro non si torna!
Immaginate quindi con quale felicita’ io abbia appreso la notizia che il Rgt sarebbe ritornato alle dipendenza della Brigata Paracadutisti Folgore!

A distanza di 12 anni il mio sogno si e’ realizzato: il Reggimento con la sua Bandiera (sempre la stessa) con il suo Motto (diam l’ali alla vittoria) con le sue tradizioni (mai mutate) e la sua magnifica storia e’ nuovamente alle dipendenze della gloriosa Brigata Paracadutisti ” Folgore” ed oggi festeggia il terzo anniversario del suo rientro.

Chiudo con un suggerimento: coltivate il dialogo, la parola e la mente (oltre che il fisico) e, ricordate “la mente e’ come un paracadute: funziona solo se si apre” (non e’ una affermazione mia ma di Einstein).

Magnifici uomini e donne del Reggimento Logistico, ricordate che non esiste operativita’ senza logistica!
E la logistica operativa espressa da sempre, dal Battaglione  prima e dal Reggimento poi e’ sempre stata superlativa.

Operate con impegno, professionalita’, dedizione, onesta’ e coraggio ed abbiate l’orgoglio di affermare: sono un soldato!
E voi lo siete con un valore aggiunto siete Paracadutisti della Folgore!

FOLGORE!!!!

Brig.Gen (ris) Ferdinando Guarnieri