Operazione Joint Guardian (Durazzo – Albania)

OPERAZIONE JOINT GUARDIAN (DURAZZO – ALBANIA)

(A livello Battaglione dal 20 aprile 2002 al 30 agosto 2002)

GSA SCHIERATO A SUPPORTO DEL COMMZ (W) DI KFOR

All’inizio di Gennaio 2002, quando ancora ci si dibatteva per colmare i vuoti  lasciati dal personale trasferito alle unità della B. Folgore, il Comandante del Reggimento mi conferì l’incarico di costituire un GSA, a livello di battaglione, da schierare in Albania a supporto delle unità di COMMZ (W). Rispetto all’impegno relativo all’esercitazione DRAWSKO, avevo l’indubbio vantaggio di conoscere ormai tutti al Reggimento, quindi riempii tutte le “caselle dello squadrario” con il personale più idoneo ad assolvere gli incarichi connessi con il supporto da fornire.
Anche questa volta mi fu garantita la disponibilità del meglio di quanto disponibile in termini di personale, mezzi e materiali.
Lo schieramento presso il compound “Tropical” di Durazzo (un ex stabilimento balneare parzialmente riadattato alle esigenze operative del GSA) avvenne nella seconda decade di aprile ed il 24 aprile ci fu il TOA con il GSA cedente.
Da subito potemmo verifìcare che l’impressione avuta durante la precedente ricognizione era stata esatta. Infatti, i compiti connessi con il sostegno sarebbero stati impegnativi ma rientravano nella routine delle attribuzioni per le quali eravamo addestrati (ed in ciò si potè apprezzare la professionalità del personale della branca Trasporti e Gestione Transiti che ci era stato assegnato dal 6° RETRA di Budrio).

Molte energie andavano però spese nel meticoloso lavoro di risistemazione delle aree del compound, rimessa in efficienza di mezzi ed attrezzature speciali (Gruppi elettrogeni di grande capacità, autocisterne, autobotti, Fork-lift di grande portata), catalogaziene/riordino e riparazione dei materiali in dotazione, nonché nel ripiegamento del Reparto Sanità (i cui materiali andavano inviati in Patria e l’infrastruttura restituita al legittimo proprietario).

Era una sfida ardua che andava intrapresa e perseguita con costanza giorno dopo giorno.

Anche questa volta potevo contare sull’apporto di splendidi , collaboratori che senza risparmio di energie contribuirono al pieno successo di tutte le attività intraprese.
In poco più di quattro mesi, infatti:

– fu pienamente adottata l’organizzazione di Comando e Controllo prevista dalla F.A. (assunzione della responsabilità di Comando Logistico del Contingente, nonché gestione e programmazione di tutte le attività tramite ADERLOG-FW);

– fu gestito il transito di 1.900 uomini da e per la Madrepatria;

– furono percorsi 170.000 Km per l’effettuazione di 190 cicli di rifornimento a domicilio ;

– furono effettuati altre 550 interventi preventivi e correttivi ad automezzi, mezzi del genio ed armi per complessive 11.000 ore di lavoro;

– fu gestito, tramite 3 vettori navali, il transito da e per l’Italia di 130 automezzi ed oltre 400 container;

– furono lisciviate e stirate 123 tonnellate di indumenti ed effetti letterecci.
Vennero inoltre iniziati e portati a termine i lavori di risistemazione e razionalizzazione. Tra questi la completa ristrutturazione del deposito carburanti, della lavanderia, il rifacimento totale dell’impianto idrico ed elettrico assorbirono ingenti forze per almeno 90 giorni.

Tutto ciò senza trascurare gli aspetti umanitari, quali ad esempio il contributo spontaneo a favore di un ambulatorio medico, gestito da suore cambogiane, per la cura di una bambina gravemente ammalata e la distribuzione di giocattoli ai bambini che frequentavano l’oratorio gestito dalle stesse religiose.

A testimonianza di tutto ciò molti furono gli apprezzamenti ricevuti dai Comandanti del Contingente che si succedettero in teatro operativo.

Il 30 agosto, sostituiti dal GSA schierato dal 24° REMA, lasciammo l’Albania per far rientro in Italia, stanchi ma fieri di aver fatto quanto nelle nostre possibilità per lasciare ai nostri successori una situazione eccellente sotto l’aspetto organizzativo, infrastrutturale, e dell’effìcienza dei mezzi e materiali disponibili.

Un evento ci rendeva però tristi, avevamo appreso che il 1° CM Alessio PODDA, del 6° RETRA, rientrato in Patria qualche giorno prima, era deceduto durante una licenza, investito da un pirata della strada.

Ten Col Giuseppe IMPELLIZZERI